….ecco perché siamo in dissesto!

(Dichiarazione di voto del Consigliere Portavoce Orazio Signorella a nome del Gruppo Consiliare Movimento 5stelle Miglionico sul Bilancio di Previsione 2014)

In occasione dell’ultimo Consiglio Comunale e nelle scorse settimane anche attraverso la stampa, nonché venerdì scorso in occasione di una riunione sul Bilancio convocata dallo stesso, il Sindaco Buono ha voluto spiegarci le ragioni per cui il Comune di Miglionico risulta essere tra quelli in cui si pagano più tasse ed imposte in assoluto in Italia, infatti, come più volte da noi sottolineato, le aliquote di tutte le tasse ed imposte comunali, a Miglionico, sono fissate al massimo previsto dalla legge, senza che siano, inoltre, previste forme di esenzione legate al reddito o ai carichi familiari, agevolazioni che, in molti casi, la legge offriva la possibilità di adottare.

Il nostro primo cittadino, in tutte queste occasioni, ha voluto sottolineare la consistente diminuzione dei trasferimenti statali che il nostro Comune ha dovuto affrontare negli ultimi anni e che ha costretto la maggioranza ad aumentare le tasse comunali, senza però specificare che quei tagli ai trasferimenti, sono il frutto delle politiche scellerate condotte dal suo stesso partito, il PD di Renzi, di Bersani, di Civati, di D’Alema, ma anche il PD di Bubbico, di De Filippo, di Pittella, di Buono e di Musillo, non è che questi benedetti o maledetti tagli vengono dal nulla, quindi quando ci si affanna a sostenere certe forze politiche e, soprattutto, certi uomini politici, si rifletta con attenzione e si abbia il coraggio, qualche volta, di mandarli a quel paese nei fatti e non solo a parole, senza scordare, poi, che quei tagli ai trasferimenti hanno interessato tutti i Comuni, anche quelli in cui le aliquote sono decisamente inferiori a quelle applicate nel nostro, anche quelli in cui si pagano meno tasse senza che ci siano entrate derivanti da discariche, parchi eolici o royalties del petrolio.

Sempre grazie alle politiche legate agli annunci, ai decreti legge dell’ultimo momento e all’incertezza delle risorse finanziarie e della legislazione, soprattutto in ambito tributario, si è arrivati nella situazione in cui ci viene sottoposto un Bilancio di Previsione relativo al 2014 a fine Settembre, praticamente ad Ottobre, quindi a 2014 quasi finito, e senza possibilità reale, da parte nostra, di poter incidere in alcun modo sui contenuti dello stesso. A questo punto, indipendentemente dal fatto che la responsabilità dei ritardi sia da attribuire alla maggioranza locale o a quella nazionale, le considerazioni appena fatte, sarebbero da parte nostra già sufficienti per esprimere il nostro voto contrario al Bilancio, ma avendo la responsabilità di rappresentare l’unica forza politica di opposizione in seno a questo Consiglio Comunale, non vogliamo fermarci a delle motivazioni di natura strettamente politica ma vogliamo esprimere il nostro parere sul Bilancio che ci viene sottoposto.

Senza entrare troppo nel dettaglio dei numeri, a prima vista possiamo notare che, tenendo da parte le entrate ed i trasferimenti destinati agli investimenti, quindi i trasferimenti in conto capitale da parte dello Stato e della Regione destinati alla realizzazione di opere o progetti, trasferimenti questi che non possono essere utilizzati per il finanziamento delle Spese Correnti, notiamo che i primi tre Titoli del Bilancio, quindi le entrate Tributarie, Extratributarie e i trasferimenti Correnti da Stato e Regione, quindi le cosiddette Entrate Correnti, coprono a malapena le Spese Correnti, tant’è che negli ultimi due esercizi si è reso necessario un massiccio ricorso alle Anticipazioni di Cassa, che, per chi non lo sapesse funzionano come un vero e proprio Prestito a Breve Termine, quindi l’Ente, chiede un prestito al Tesoriere, cioè una Banca, per poter far fronte ai problemi di liquidità, impegnandosi a restituire le somme ricevute entro la fine dell’anno, pagando ovviamente oneri ed interessi, quindi ulteriori costi per il Comune. Le Anticipazioni di Cassa rappresentano un meccanismo previsto dalla legge e le stesse non possono superare i 3/12 delle Entrate Correnti del penultimo consuntivo, con la possibilità nell’ultimo anno di arrivare fino ai 5/12.

Adesso, indipendentemente dal rispetto delle norme o meno, rispetto che noi diamo per scontato, ci chiediamo come mai, nonostante le Entrate Correnti coprano, seppur in maniera piuttosto risicata, le Spese Correnti, nonostante la vendita degli immobili e terreni comunali, i cui introiti, di circa 170.000 euro, saranno utilizzati, come affermato dal Sindaco nella riunione sul Bilancio di venerdì scorso, per lavori urgenti non ancora pagati e per le rate di alcuni mutui, nonostante le entrate tributarie siano aumentate in maniera sostanziosa grazie alla scelta di applicare le aliquote massime, nonostante la Tari, come previsto dalla legge, copra per intero le spese della Gestione Rifiuti, nonostante le spese per gli eventi estivi di SeRestate a Miglionico siano, a detta della maggioranza, coperti per intero dagli sponsor, nonostante la Congiura dei Baroni sia pagata dalla Regione e nonostante per lo Scuolabus e la Mensa Scolastica non sia prevista alcuna esenzione per le famiglie meno abbienti, c’è stata la necessità di chiedere un prestito, sotto forma di Anticipazione di Cassa, che potrà arrivare fino a 962.000 euro?

Non crediamo bastino i tagli ai trasferimenti per giustificare tutto questo e non crediamo basti neanche la solita, trita e ritrita scusa utilizzata strumentalmente dai nostri amministratori, dei cani randagi e del costo eccessivo del canile, visto che da ciò che risulta in bilancio, il canile ci viene pagato, quasi per intero, dalla Regione, con uno stanziamento di 80.000 all’anno. Ritornando alle Anticipazioni di Cassa vogliamo far riflettere la maggioranza e i cittadini sul grande rischio al quale si sta esponendo l’Ente nel caso in cui, a causa di spese inattese, non si riesca a restituire il prestito richiesto e che lo stesso prestito, come ormai evidente, poco servirà nei prossimi anni, e già a partire dal Bilancio Consuntivo di quest’anno, a nascondere i problemi di natura strutturale che ci stanno conducendo al dissesto economico/finanziario. Altro che la luce fra due anni, come afferma il Sindaco. E quando ci arriviamo al 2016 di questo passo!!!

Infatti, uno degli aspetti che la Corte dei Conti prende in esame per dichiarare il dissesto di un Comune è rappresentato proprio dal ricorso per tre anni consecutivi ad un consistente utilizzo delle Anticipazioni di Cassa, quindi, a breve avremo problemi, grossi problemi. La realtà è che il nostro Comune, già adesso è in dissesto, certo non lo è in maniera formale o dichiarata, ma lo è nella realtà dei fatti e vi spieghiamo il perché: in caso di dissesto gli enti vengono obbligati a mettere in campo una serie di provvedimenti utili a risanare la situazione economica e finanziaria e a ridurre le spese. Per prima cosa vengono aumentate le aliquote di tasse e imposte al massimo previsto dalla legge, e noi già siamo al massimo, ecco perché siamo in dissesto.

Poi vengono venduti gli immobili inutilizzati e non legati strettamente allo svolgimento delle attività istituzionali, e pure questo lo abbiamo già fatto, ecco perché siamo in dissesto. Poi vengono aumentate le tariffe dei servizi a domanda individuale, quindi Scuolabus, Mensa Scolastica, Strutture Sportive ecc.., in modo che i cittadini coprano il 36% del costo del servizio, ecco perché siamo in dissesto. E infine vengono ridotte le spese superflue, tipo i Buoni Mensa per i dipendenti comunali, le Indennità di Funzione dei Capi Area con i relativi premi legati al risultato o i costi per i servizi che possono essere gestiti direttamente dall’ente e invece vengono dati in affidamento a soggetti diversi, con un aggravio di costi, e questo non ce l’abbiamo, noi lo stiamo chiedendo ormai da mesi, ma non ce l’abbiamo, ecco perché saremo in dissesto.

Dopo tutto ciò, rimangono solo i licenziamenti di eventuali dipendenti in esubero e il taglio dei servizi, quindi niente Servizi Sociali, niente Mensa Scolastica, niente Scuolabus e chi più ne ha più ne metta.

Come possiamo pensare che fra due anni vedremo la luce?

Come possiamo votare un Bilancio del genere?

Non ci resta che auspicare un cambio di rotta, ma nella speranza che vogliate accettare la nostra collaborazione per il futuro, per il momento il nostro è un NO al Bilancio che ci viene sottoposto.

Portavoce M5S Signorella Orazio


  

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